mercoledì 30 maggio 2018

Apostolato della Preghiera : meditazione maggio

Apostolato della Preghiera : meditazione maggio:

Meditazione mese di maggio

Per la meditazione di questa sera ho preso spunto dal messaggio del Sacro Cuore del mese di maggio” Cuore di Gesù tempio Santo di Dio”, dove padre Ottavio De Bertolis, in modo più articolato commenta questa litania del Sacro Cuore, che potrebbe sembrare fuori luogo, ma non lo è, perché ci può aiutare a contemplare meglio e bene questo mese di maggio, prepararci al mese di giugno e alla solennità del Sacro Cuore per aiutarci sempre più a vivere e ad operare per il bene comune.
Gesù stesso si è presentato come il tempio di Dio.
Gesù caccia i mercanti dal tempio, le autorità degli scribi e dei farisei gli domandano il perché, Gesù risponde” distruggete questo tempio e io in tre giorni lo ricostruirò” San Giovanni scrive nel suo vangelo “parlava del tempio del suo corpo” La sua umanità è il luogo in cui si manifesta Dio, figlio di Dio e seconda persona della Trinità ma è anche uomo, in Gesù vi sono questi due aspetti importanti. Dio e uomo.
Sempre gli uomini hanno costruito un tempio, una tenda una casa, un edificio, un luogo che ci potesse collegare al divino:
Il luogo dove prima si manifestava la presenza di Dio per Israele, era il tempio di Gerusalemme dove vi era l’Arca dell'Alleanza e custodiva le tavole della legge che Dio aveva dato a Mosè, perciò essa era anche il luogo della presenza particolare di Dio. Per gli ebrei il tempio era rappresentato in modo diverso: noi stiamo nella chiesa, gli Ebrei non stavano nel tempio, perché il tempio era riservato solo ai sacerdoti, il popolo stava davanti, in ampi atrii e divisi uomini e donne, perché secondo la mentalità degli antichi non potevano stare insieme.
Ora nel tempio entra Gesù e la sua mossa è la purificazione del tempio, per essere liberato da ogni forma di corruzione, Gesù mostra e offre il tempio del suo corpo che verrà distrutto dalla morte e riedificato nella resurrezione. Gesù si propone come vero tempio del padre, tutta la sua persona manifesta Dio, ecco allora i miracoli, i prodigi, le guarigioni, gli insegnamenti.
Ora non stiamo più fuori negli atrii ma, dentro la chiesa, non siamo più esclusi dal luogo santo ma, siamo nel luogo santo, perché siamo partecipi della stessa Santità di Dio. Gli evangelisti Infatti sottolineano il fatto che, quando Gesù muore apre il velo del tempio, non c'è più quella separazione, non c'è più paura della presenza di Dio, perché siamo chiamati ad essere presenza di Dio.
Ad un certo punto Gerusalemme viene distrutta, il tempio viene distrutto dai Babilonesi e il popolo è portato in esilio, i profeti Immagino che durante questo esilio Il Signore ha accompagnato il suo popolo. Una volta che il popolo ritorna dall'esilio ecco che il Signore ritorna per ricostruire il tempio,  il profeta Ezechiele in particolare vede nella visione “un tempio da cui esce acqua che porta salvezza, scena molto bella: vede sgorgare dall'altare un fiume che va nel deserto, perché intorno a Gerusalemme c'è il deserto, il fiume è Dio che porta salvezza e San Giovanni nell'apocalisse, quando il soldato per accertarsi che Gesù sia effettivamente morto, gli trafigge il costato con una lancia e dal costato esce sangue e acqua, San Giovanni vuol farci capire che Gesù è quel tempio da cui esce il fiume della salvezza. Gesù è quel tempio che i profeti avevano visto. Sangue e acqua sono il simbolo del battesimo e dell'eucaristia. I sacramenti della salvezza per tutti coloro che lungo questo fiume si fanno irrigare.
Un'immagine molto bella è questa il Signore che ci nutre nel deserto. Anche Monsignor Frisina in un canto dice “manna che nel deserto sostieni il popolo nel cammino”, Gesù eucaristia è il cuore di Cristo come sostegno, come medicina, come aiuto al nostro pellegrinaggio nel deserto di questo mondo, naturalmente dal punto di vista spirituale, perché troviamo tante incomprensioni, tanti imprevisti, tanti ostacoli, ma tutto questo ci aiuta a comprendere non solo il mese di giugno del Sacro Cuore ma anche il mese di maggio.
Nelle litanie della Madonna ritorna “Arca Dell'Alleanza” perché Maria ci ha portati a Gesù il testimone del padre. Ecco l'importanza del culto mariano, diceva giustamente Paolo VI non si può essere cristiani senza essere mariani, le due cose devono andare di pari passo. Maria ci porta a Gesù e ad essere unita alla sua chiesa.
La chiesa è la comunità dei credenti è il luogo della nuova Alleanza, ma soprattutto è la sposa di Cristo, quindi noi con Gesù formiamo una sola realtà.

Gesù ha fatto di ciascuno di noi il tempio di Dio, lo dice San Paolo “voi siete il tempio dello Spirito Santo”, non avere più niente a che fare con il male, rispettarvi: ecco la cura di noi stessi, amare il prossimo come se stessi, significa che dobbiamo amarci, dobbiamo volere il nostro bene dal punto di vista spirituale e anche dal punto di vista fisico. Naturalmente dal punto di vista fisico senza esagerare, perché la cura di noi stessi portata all'estremo diventa la nostra morte, tanto ci vogliamo bene in realtà arriviamo a volerci del male.
Quindi Cristo è il tempio di Dio, Maria è L'Arca dell'Alleanza e noi siamo con Cristo tempio dello spirito.
Se siamo il tempio di Dio, se siamo presenza di Dio nel mondo si dovrebbe vedere. Ecco perché Gesù ci nutre di sé, l’importanza dell'eucarestia sta in questo. L'Eucaristia ci fa diventare sempre di più quello che è il battesimo. Presenza e figli di Dio, ma Il seme del battesimo va alimentato attraverso l'Eucaristia, la confessione, la preghiera. Accompagnati dalla materna protezione di Maria potremo entrare sereni in quella dimora che è il Preziosissimo Cuore di Gesù.
Altro elemento importante è l'umiltà che apre il cuore di Cristo e, Maria nostra madre ci dà un insegnamento prezioso e lo dice nel Magnificat “Il signore ha guardato l'umiltà della sua serva”
Se il Signore stesso ha scelto la strada dell’umiltà, questo è il percorso che dobbiamo seguire.
Chiediamo al Signor di sostenerci, a Maria Nostra madre di accompagnarci per essere sempre più testimoni, di poter ascoltare, per poter annunziare, per poter evangelizzare.
Ringraziamo il Signore per il dono di questa riflessione e chiediamo la grazia di poterci preparare bene alla solennità del Corpus Domini e del Sacro Cuore e vivere tutto questo attraverso gli esempi del Signore, della sua stessa vita donata per noi, Impariamo a camminare con Lui e per Lui e Offriamo e ripariamo,siamo figli del padre Celeste, Eredi del regno eterno.
Amen