domenica 11 febbraio 2018

Apostolato della Preghiera : Meditazione Gennaio

Le catechesi di don Massimo sono audioregistrate,  poi vengono sbobbinate conservando la fedeltà del discorso, per cui non si tenga in considerazione la forma ma la sostanza. Grazie
Apostolato della Preghiera : Meditazione Gennaio:

Meditazione 26 gennaio 2018 ultimo venerdì del mese condotta da Don Diego Massimo Di Leo
Cominciano l’ anno proponendo la riflessione sulle litanie del Sacro Cuore (approvate da Papa Leone XIII nel 1899) che contemplano Gesù nei suoi vari aspetti.
Iniziamo a riflettere sulla litania “Gesù paziente e molto misericordioso”
Gesù è sommo sacerdote pietoso e molto misericordioso. E’ facile a volte poter dire Gesù ci perdona ma, il perdono richiede un vero e profondo pentimento, ed è per noi difficile avere questo profondo sentimento di pentimento, ma il Signore nella sua grande bontà si accontenta di quello che noi possiamo dargli. La sua grazia lo rende perdono vero.
Torniamo però un po’ indietro al libro dell’ esodo: durante il cammino nel deserto il popolo sarà sottoposto a tante prove,  ci saranno tante infedeltà e crisi , ricordiamo il vitello d’ oro, il popolo vuole un Dio a suo uso e somiglianza. Ma il Signore, misericordioso e lento all’ira che conserva il suo amore per mille generazioni perdona la colpa, la trasgressione e il peccato ma non lascia senza punizione. Dio perdona il suo popolo  infedele, ricompone l’alleanza e continua a fidarsi dell’ uomo. Israele arrivato nella terra promessa continuerà ad essere peccatore e infedele, non ascolterà più i profeti mandati da Dio, che gridano “ ritornate sulla strada giusta” “ci saranno castighi”, anzi il popolo definendoli profeti di sventura li uccide. E questi atteggiamenti si ripeteranno e si ripetono sempre. A quei tempi il sacerdote o meglio il sommo sacerdote, come Aronne, era colui che rappresentava il popolo di Dio prendeva su di se il peccato del popolo, in modo spirituale e lo espiava con sacrifici.
Isaia dice
L'empio abbandoni la sua via
e l'uomo iniquo i suoi pensieri;
ritorni al Signore che avrà misericordia di lui
e al nostro Dio che largamente perdona.
Noi oggi abbiamo il massimo dei sommi Sacerdoti che è Cristo che prende su di sé tutti i nostri peccati.
Tutti conosciamo le parole di Gesù che ci dice “Venite a me affaticati, stanchi ed oppressi ed io vi darò ristoro, imparate da me che sono mite ed umile di cuore e troverete ristoro per la vostra vita”.
Il Signore vuole salvarci, donarci la pace ma siamo noi che lo rifiutiamo e ci condanniamo.
Ci dona delle armi potenti:
 la preghiera: pregare incessantemente, ma come si fa a pregare sempre?, se si desidera la comunione con Dio si sta già pregando;
il sacrificio, la carità che non è solo fare l’ elemosina, cioè riempire la bocca dell’ altro, ma è incontralo, capire i suoi bisogni e le sue necessità.
 e il perdono con la confessione.
Per cui concludendo riprendiamo il brano di Isaia che ci dice:
Perché i miei pensieri non sono i vostri pensieri,
le vostre vie non sono le mie vie - oracolo del Signore.
Quanto il cielo sovrasta la terra,
tanto le mie vie sovrastano le vostre vie,
i miei pensieri sovrastano i vostri pensieri.
La riconciliazione con Dio è grazia ma fatta con il grande desiderio di essere perdonati e perdonare, cerchiamo di non essere sciavi della forma e non andare poi alla sostanza delle cose
Se toglierai di mezzo a te l'oppressione,
il puntare il dito e il parlare empio,
se offrirai il pane all'affamato,
se sazierai chi è digiuno,
allora brillerà fra le tenebre la tua luce,
la tua tenebra sarà come il meriggio.
 Ti guiderà sempre il Signore,
ti sazierà in terreni aridi,
rinvigorirà le tue ossa;
sarai come un giardino irrigato
e come una sorgente
le cui acque non inaridiscono.
La prossima volta vedremo che cosa significa mettersi in un atteggiamento di riconciliazione: ed è questo che il Signore desidera per la nostra vita.