lunedì 3 novembre 2014

Apostolato della Preghiera : Incontro Venerdì 31 ottobre 2014

Foggia, 31- 10-2014
Il 31-10-2014 si è tenuto, presso la rettoria di san Giuseppe in Foggia, il primo incontro diocesano dell’anno sociale 2014-2015 di preghiera comunitaria contemplativa e meditativa, sotto la guida della responsabile diocesana dell’Apostolato della Preghiera di Foggia-Bovino sig.ra Filomena Saracino Savino: come previsto dal programma, al centro della riflessione il mistero di Cristo alla luce dei misteri del santo Rosario.
La premessa posta dalla presidente al Rosario del dolore, proprio del venerdì, è stata la vittoria sul senso di sconforto che la prova dolorosa umanamente comporta: la meravigliosa certezza è che la prospettiva di gloria è immancabilmente compresa nella vicenda sofferta con  gli stessi sentimenti di Gesù, che ci fornisce l’esempio mirabile e fecondo della mitezza del cuore, del filiale abbandono al Padre che sa quello che fa, e fa tutto per amore sommo, della generosità nell’offrire il momento cruciale a riparazione dei peccati dei fratelli, coscienti o incoscienti dei propri mali.
Tutti possiamo vedere, con gli occhi della fede, il premio che consegue al vivere i dolori dell’esistenza umana con la fiduciosa attesa della consolazione futura, in caparra già quaggiù sulla terra: questo premio è definibile con una sola parola, che è però Parola del Vangelo, beatitudine, ossia anteprima della santità .
E la promessa è chiara, precisa, inequivocabile.
Così, saranno premiati coloro che, come Gesù nell’orto, hanno sofferto l’angoscia e l’amarezza della solitudine, dell’irriconoscenza, dell’insensibilità egoistica, ma hanno prontamente deciso che valeva la pena perdonare e donarsi agli altri, ben sapendo che sono beati gli afflitti, perché saranno consolati!
E saranno premiati i miti messi alla colonna e flagellati come Gesù dai duri di cuore, gli scribi ed i farisei di ogni tempo, che si compiacciono nel colpire con strali ingiuriosi coloro che rispettano ed onorano la legge eterna di Dio scritta nel profondo della coscienza umana, legge incarnata e rivelata in maniera perfetta da Cristo: sanno che non agendo e non reagendo con arroganza contro gli arroganti che sfidano i precetti divini, ma testimoniando con semplicità e convinzione il loro credo, saranno beati, ed erediteranno la terra!
E che premio spetta a chi ha fame e sete di giustizia perché non si fa giustizia da sé, e paziente e sereno non cede alla reazione istintiva di farsi vendetta punto per punto contro le offese ingiustificate, i torti, le prepotenze, pensando e paragonandoli a quelli subiti da Gesù coronato di spine, deriso ed irriso completamente innocente?
Saranno beati e si rallegreranno ed esulteranno, perché grande è la loro ricompensa nei cieli!
Grande poi sarà il premio per chi è sotto la croce delle dure prove della vita e non si lamenta in continuazione, non inveisce, non maledice, non si avvilisce, non perde la fede  neppure nel culmine della sventura: Gesù in persona è accanto a lui affaticato ed oppresso, lo aiuta compassionevole e gli ricorda che la croce cristianamente accettata non è una punizione, è fonte di futura purezza, perché coloro che sono passati attraverso la grande tribolazione hanno lavato le loro vesti rendendole candide col sangue dell’Agnello, e sono beati, ed ammessi al cospetto di Dio!
La gloria dei santi è concessa alla moltitudine immensa di persone che vivono sulla loro pelle il mistero della passione, morte e resurrezione di Cristo, superando e vincendo dolori, paure, angosce, mortificazioni, con lo sguardo rivolto all’Agnello che siede sul trono accanto al Creatore per aver fatto la Sua volontà con abbandono totale nella Sua provvidenza e sapienza, nel Suo infinito amore paterno.
Dio  vuole tutti i suoi figli che lo conoscono e lo riconoscono Padre santi come il Figlio unigenito Gesù, e ci promette mediante l’apostolo Paolo che saremo simili a Lui:  è promessa senza pari, è la nostra fede e la nostra speranza, e per questa fede e questa speranza assolute diciamo con tutto il cuore: Amen! Lode, gloria, sapienza, azione di grazie, potenza e forza al nostro Dio nei secoli dei secoli. Amen.