giovedì 21 aprile 2016

Apostolato della Preghiera : MI LEVERO’ E ANDRO’ DA MIO PADRE…

MI LEVERO’ E  ANDRO’ DA MIO PADRE…
(Un cammino di fede)
Premessa
Quando si dice di fare un cammino di fede, non è corretto  ritenere il proprio risveglio spirituale qualcosa che proviene in prima istanza dalla volontà, determinata a conseguire un diverso scopo di vita, è giusto riconoscere che il bisogno di cambiamento di prospettiva attiene primariamente al cuore, che non  prova più gusto  nella  soddisfazione dei piaceri materiali, scoperti fugaci e precari, e tende al  conseguimento  del solo bene  che  lo rende capace di letizia duratura e gli assicura un baluardo incrollabile contro le amarezze e le delusioni, il consiglio d’amore,  ovvero lo Spirito Santo, che il Signore dona in abbondanza al piccolo, al semplice, all’umile che s’abbandona  fidente alla sua Provvidenza.
Ogni nostro tentativo, per quanto fiero ed audace, di combattere e vincere i mali costituzionali che ci condizionano nel rapporto  con il prossimo e ci procurano tensioni  e lacerazioni interiori, non ottiene esito positivo senza  il dono  della sapienza divina, che ci fa capire  quali siano i veri tesori  necessari per  acquisire  il possesso del Regno promesso ai figli di Dio, la giustizia unita alla misericordia, la verità unita alla carità,  che si ottengono ribaltando l’odio ed i risentimenti  umani in sentimenti cristiani di pace, concordia,tolleranza, perdono.
C’è bisogno della conoscenza di  noi  stessi per riconoscere i nostri difetti ed i nostri limiti, le nostre debolezze e le nostre presunzioni di potenza ed onnipotenza, e le dure prove della vita sono il mezzo per purificarci dalle oscure vanaglorie e chiarificarci riguardo alle nostre miserie: il cammino di fede uniti  a Gesù Cristo , il Figlio unigenito di Dio che con la sua passione e morte ci indicò la via che conduce alla luce della resurrezione, è il presupposto di ogni nostra speranza di salvezza, è la nostra certezza di una sorte di gloria, a dispetto dei nostri imperfetti  comportamenti, è il pellegrinaggio dell’io dalla sera  che accora e spaventa  per i tanti pericoli e doli in agguato, all’ aurora del mattino, quando nasce dalle ambasce una nuova creatura, redenta e salvata dalla Parola incarnata, compresa e scesa nell’ abisso di noi, il Crocifisso.
Ancora cammino, ad oltranza, per  adorarLo ,  glorificarLo e testimoniarLo al mondo in profondo sgomento e sconforto, non conoscendo e riconoscendo la Sua divina Provvidenza ed il Suo almo Consiglio, che il Risorto suo  Figlio, che fece in tutto e per tutto il volere del Padre, trasmette e rivela alla persona di buona volontà che si mette alla Sua sequela  con coraggio ed ardire.
Dio Padre ama tutti, tutti chiama ad essere santi, ascoltiamo la Sua mistica voce, quando portiamo la Sua croce!

All’uomo  non domo al compromesso,  che non si piega alla logica terrena, Egli non nega piena assistenza, cura e benevolenza:  orsù, non abbiamo paura di partire per concepire la Via, la Verità, la Vita!