Lega i lembi del fazzoletto per ricordarti di pregare prima
di programmare la giornata, o ti ritroverai con le mani legate.
Ripeti una preghiera con calma, parola per parola: quante
novità scoprirai!
Mangia piano, contemplando la mensa: ti abituerai a
contemplare anche il Signore che ti fornisce il pane quotidiano.
Respira tre volte profondamente, e allarga le braccia: cogli
la prima cosa che puoi, e ringrazia Dio che te l’ha data. Se poi non hai niente a portata di mano,
ringrazialo per l’aria che respiri: riceverai il dono di apprezzare anche i
tuoi sospiri!
Vuoi dedicare qualche minuto al giorno a meditare sulle
parole: “Rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori.”? Alla fine sarai ricco di pietà e compassione.
Sorveglia le cose, veglia sulle creature, ardi per il
Creatore dell’universo: che errore, l’inverso!
Provvedi alle tue necessità materiali con sobrietà, senza
eccessive pretese, ma chiedi senza mezze misure vive ricchezze spirituali: il
tuo benefattore è il Signore!
Manda giù l’orgoglio, quando non hai più speranza d’ingoiare
altra sostanza, o la tua vita è finita!
L’apatia è costeggiare la riva del mare e non salpare,
vivere senza coraggio, essere personaggio.
Non essere lento nel cambiare abitudine, o l’abitudine ti
farà essere lento nel capire quand’è il momento di reagire.
Non vendere fumo, o gli occhi rossi per l’interna apprensione sveleranno il tuo
inganno.
Non rincorrere il successo, o andrai a sbattere contro
l’insuccesso che non potrai evitare d’incontrare.
Non essere triste con imbarazzo, è il momento della vita che
fa comunione più di tante ostentate risate.
Opera bene, e il bene che fai nella tua opera ritroverai.
Vale la pena perdonare, perché la pena scompare.
Prima di coricarti, esamina la tua giornata, e pensa a chi
ti ha dato fastidio dedicandogli una preghiera: ti sentirai sorprendentemente
soddisfatto.
Non disturbare chi veglia, sveglia chi sogna senza coscienza
di quel che bisogna fare.
Saluta per primo, o chi pronto ti saluta al tuo confronto è
un signore, anche se è un tuo servitore.
Ascolta l’amico che ti consiglia, ma consiglia a tua volta
all’amico di imparare ad ascoltare.
Conserva le regole di tuo padre, ma osserva le tue certezze:
ti ritroverai le ricchezze di tuo padre e le tue, che domani ai giovani
consegnerai.
Illumina il davanzale della finestra prima di andare ad una
festa: la luce è l’unica arma che disarma il truce!
Ripeti più volte il tuo nome, e sarà come sentire amore a
non finire.
Rapporta la tua età alla tua fame: il cuore giovane è sempre
affamato di Verità e Carità.
Ascolta l’anziano, consiglia il giovane, istruisci
l’infante, ma fatti istruire, consigliare, avvertire dai fatti che non a caso ti capitano: sono un messaggio d’amore del Signore per farti
diventare saggio.
Non staccare la spina, quando sei stanco di fare del bene
senza riconoscenza: non è in rovina che andrai, se donerai all’eccesso te stesso.