Incontro diocesano
mensile dell’Apostolato della Preghiera di Foggia-Bovino
Il giorno 28-4-2017 alle ore 17,30 presso la rettoria di San
Giuseppe in via Manzoni, Foggia, si è tenuto l’incontro mensile diocesano di
preghiera dell’Apostolato della Preghiera di Foggia-Bovino.
La responsabile diocesana Filomena Saracino Savino ha
richiamato i presenti alla contemplazione delle letture pasquali che invitano
alla conquista dei beni celesti, non soggetti alla corruzione, allo svilimento,
al tarlo dei comportamenti umani capaci di rovinare l’armonia e la bellezza dei
beni sensibili, ed ha proposto Maria Vergine come modello di comportamento di fronte alle prove della vita, che grazie
al dono celeste dello Spirito Santo, il bene per eccellenza, sono accolte con serenità e docilità alla volontà
di Dio, provvidenza assoluta.
I misteri del santo rosario colmi di fede, speranza ed amore
verso il Signore buono e misericordioso sono per eccellenza i misteri gaudiosi, che contemplano
l’abbandono di Maria nella potenza e sapienza dello Spirito vittorioso sulle
dottrine ed attività meramente umane.
Il primo mistero gaudioso è appunto il ricordo
dell’abbandono fidente di Maria al progetto di salvezza del Padre celeste, abbandono
testimoniato anche dal comportamento degli apostoli di fronte agli insulti ed
alle offese ricevuti a causa della loro appartenenza a Cristo salvatore e
redentore: essi, per quanto fustigati ed oltraggiati, erano lieti, e non
cessavano di insegnare e portare il lieto annunzio che Gesù è il Cristo.
Ricevuto il dono atteso con fede, la Carità di Dio, Maria e
gli apostoli non si chiudono al prossimo, non si isolano, ma portano al mondo
il loro esempio di fedeltà, ubbidienza, comunione con la persona di Gesù e con
il Padre per mezzo dello Spirito Santo che li unisce.
Nel secondo mistero gaudioso Maria manifesta l’amore
incarnato che porta nel seno correndo in aiuto della parente bisognosa di cure:
l’amore che si riceve da Dio deve essere donato agli altri, altrimenti si
perde, giacchè è amore trinitario, basato
sulla donazione gratuita dell’amore, che
più si dona, più cresce.
Il miracolo della moltiplicazione dei pani e dei pesci che
leggiamo nel Vangelo significa proprio questo, che se si dà tutto il bene che
si ha nel cuore, anche se è poco ed insufficiente per vincere o convincere
l’altro alla reciproca comprensione e compassione, avviene il miracolo ed esso
si moltiplica, ed addirittura ne avanza.
Nel terzo mistero gaudioso si contempla la Parola di Dio
incarnata, la Parola viva, che nutre e sazia e rende forte e saldo chi la
riceve con fede e la conserva nel cuore, per farla fruttificare e metterla a
disposizione del prossimo desideroso di parole eterne, deluso dalle parole vane
del mondo.
Nel quarto mistero gaudioso il vecchio Simeone preannunzia a
Maria che una spada le trapasserà il cuore: è la spada della verità, l’altra
faccia della carità, è la spada che
ricorda dolorosamente che la vita deve essere perduta ed offerta al
Padre che ce l’ha donata, per essere resa infinita e gloriosa.
Gesù è il Maestro della Verità della croce come strumento di salvezza e
santificazione, per suprema Carità sua e del Padre suo e nostro.
Nel quinto mistero gaudioso
Gesù dice che deve occuparsi delle cose del Padre suo, delle cose di
lassù, e lo dice non perché vuole
estraniarsi dai suoi cari e dal mondo, ma perché vuole prepararsi a servire i
suoi seguaci, il suo popolo, colmo di scienza e di sapienza.
Come Gesù alziamo gli occhi al cielo ma guardiamo anche
negli occhi i nostri fratelli, per non dimenticare che sono come noi seme di
verità e di carità, che può diventare frutto santo con la cura ed il calore
reciproci.
Santifichiamoci per santificare, uniti al Padre ed al Figlio
mediante lo Spirito Santo.
Speriamo che sia così, e così sia.